L’ opera ( m 30 x 20 h. m 2,20 e con una profondità di m 2) è composta da 26 sculture, occupa una superficie di 600 mq, ed è stata inaugurata il 7 ottobre 2006.

Con la riproposizione della vita di trincea che i nostri nonni, contadini, pastori e minatori, hanno sofferto nelle asperità del Carso, sull’altipiano d’Asiago o sul Piave, l’artista ha voluto rendere omaggio ai sardi del 151° e 152° reggimento di fanteria che hanno conosciuto l’orrore della Grande Guerra.

Il suo è un messaggio alto, un monito per ricordare che la guerra porta con sé dolore, lutti e distruzione, in ogni tempo e a ogni latitudine.

L’artista è stato insignito dell’onorificenza di socio benemerito della Brigata Sassari.